La ricerca di un figlio, così scontata e facile per alcuni, può divenire fonte di grave stress e insicurezza per altri. Non scegliamo, almeno non sempre, di diventare genitori. Pur desiderando enormemente un figlio, seguire un percorso di inseminazione assistita, può provocare forti tensioni nella coppia.
Il passaggio repentino da speranza a delusione rischia di essere molto perturbante per la coppia soprattutto perché i tentativi si susseguono, non ce n’è mai uno solo, e il rischio di trovarsi inseriti in una circolarità senza tregua è dietro l’angolo. Il senso di colpa di chi si accolla la responsabilità dell’insuccesso a procreare sviluppa vissuti di colpa, conduce a un ritiro su di sé, a momenti di vera depressione.
La sessualità è la prima a risentirne, smette di essere passione, comunicazione, gioia, partecipazione, desiderio e diventa un seguire orari scanditi dalla ricerca del momento più propizio per fecondare. Tante sono le coppie che seguono il percorso in completa solitudine, soprattutto perché vivono questa ricerca con vergogna, sentendo di non poter condividere con nessuno questo progetto.
Spesso entrambi i membri della coppia sentono la famiglia giudicante e contraria, a volte motivi religiosi diventano antagonisti dei loro desideri, la coppia stessa si ritrova a provare sentimenti di invidia e gelosia verso persone vicine, si sente diversa, una idea di diversità che conduce a isolamento e estraniamento.