Anime in riparazione
Anime in riparazione è il titolo del nuovo libro di Ciriaco Scoppetta, neurologo, studioso di neuroscienze, già primario neurologo ospedaliero e professore associato universitario.
Oltre ad alcuni romanzi brevi e a una raccolta di poesie, ha scritto di miastenia, alzheimer e ora, in questo suo nuovo lavoro, racconta storie di vita che lo hanno maggiormente colpito.Le storie di vita (opportunamente camuffate) sono quelle di alcuni suoi pazienti che ha incontrato nel corso degli anni della sua attività clinica.
L’autore tratta, così come è nel suo stile (anche nel testo “Alzheimer non ci avrai” parla di questa terribile malattia come della “ladra di cervelli”) situazioni pesanti, in alcuni casi drammatiche, con lievità, non certamente sottovalutando ciò che accade ma provando a guardare con leggerezza situazioni là dove la pesantezza è già largamente padrona di casa.
Il 14 maggio scorso ho presentato con molto piacere il libro di Ciriaco Scoppetta alla Mondadori di via Marghera, a Milano. In realtà più che di una presentazione si è trattato di una piacevole conversazione in cui si è parlato dell’arbitrarietà dei confini tra “normalità” e “patologia”, dei neuroni specchio che stanno alla base dei meccanismi di apprendimento per imitazione, anche per l’empatia.
Ma come si riparano le anime? “con lo scotch, i cerotti…” con le competenze del professionista ma anche con l’umanità, perché sempre, nella malattia, nell’approccio del professionista alla persona sofferente, devono esserci ascolto e rispetto, che sono gli elementi cardine che stanno alla base della relazione. Deve esserci il desiderio di comprendere il mondo dell’altro che non è riducibile al suo essere malato, portatore di un problema. La malattia, la patologia ci dicono qualcosa di quella persona che solo un ascolto attento può portare a comprendere nella sua interezza e scoprirne le risorse che possono essere messe in campo per andare oltre il proprio disagio.